Numero sei

Tiziana

La musica negli auricolari batteva il tempo della sua corsa a fianco di quei campi ricoperti di brina, luccicanti, silenziosi.

Il freddo non fermava il suo bisogno di sentire l’aria sulla faccia, di volare sulle sue gambe sempre più veloce come per non farsi afferrare dalla realtà.

E non spegneva neanche il suo sorriso, la sua immaginazione.

L’avrebbe incontrato in quella locanda sul mare, lui le avrebbe sorriso, le avrebbe versato del vino, raccontandole di tutte quelle volte che aveva immaginato il suo viso.

Lei si sarebbe lasciata andare donandogli le chiavi delle sue cicatrici.

Si può trascorrere l’intera vita in certi sogni.

Tratto dalla raccolta “RACCONTI PER ME