Numero quattordici

Tommaso

Sul tavolino in ferro battuto c’era un vaso con dei rametti di velo da sposa e una rosa bianca immersi in poca acqua.

Aveva ordinato una bottiglia di quel rosso che lei amava tanto, la aspettava mentre il vento gli scompigliava i capelli, ascoltando le onde infrangersi sulla scogliera.

Il suo sorriso e la sua voglia di vivere gli avevano regalato quella leggerezza di cui aveva tanto bisogno, la sensazione di potersi abbandonare alla vita fidandosi della strada tracciata davanti a sé.

La sua delicatezza e le sue carezze lo avevano incoraggiato a deporre le armi, a mostrarsi per quello che era senza nascondere le proprie fragilità.

E anche quella sensazione di vertigine nei confronti del mondo sembrava davvero un lontano ricordo.

Quando si incontra l’altra parte del cuore, lanciarsi nel vuoto diventa dolcissimo.

Tratto dalla raccolta “RACCONTI PER ME