Numero dieci

Maya

Aveva passato l’ennesima notte insonne ascoltando la pioggia battere contro le persiane.

Sull’asfalto quella mattina c’erano piccoli squarci di cielo.

Camminava verso l’ufficio con lo sguardo rivolto a terra, affascinata dal potere magico delle pozzanghere, da quella loro capacità di riflettere il mondo al contrario.

Chissà, forse erano anche in grado di trasformare l’arroganza in cortesia, la prepotenza in gentilezza.

Le sue paure in coraggio.

Quando si gira pagina la sensazione è quella di un salto nel buio.

Ma non si può imparare a volare se si resta sempre con i piedi per terra.

Tratto dalla raccolta “RACCONTI PER ME