La Valtellina

Caratterizzata da chilometri e chilometri di terrazzamenti, circondata dalle vette maestose delle Alpi, la Valtellina è senza dubbio una delle regioni vitivinicole più importanti d’Italia, legata indissolubilmente ad uno dei vitigni più nobili del mondo, il Nebbiolo, qui denominato Chiavennasca, a tutti gli effetti considerato da recenti studi vitigno autoctono della valle.
Un vitigno regale, elegante, delicato e pretenzioso, che predilige il clima fresco e suoli poveri di scheletro ma ricchi di metalli e minerali, e che ha trovato nei suoli e nel microclima della Valtellina le caratteristiche ideali per potersi esprimere al meglio.
Solcata dal fiume Adda, in questa valle la vigna ha trovato posto solo sul lato esposto a sud alla destra del fiume, il più soleggiato della valle, coltivata sulle “terragne”, terrazze dalle origini antiche curate e lavorate negli anni da viticoltori eroici visceralmente legati alla propria terra.
Ancora oggi le uve raccolte in fase di vendemmia vengono trasportate dai vignaioli nelle gerle percorrendo ripidi sentieri per poi essere riversate sui vari mezzi motorizzati delegati a trasportarle nelle cantine.
L’esposizione ottimale, la protezione delle Alpi dai venti freddi e la “breva”, brezza proveniente dal lago di Como che soffia nei mesi primaverili ed estivi eliminando umidità dannose, oltre ad un terreno aspro, unico nel suo genere, creano le condizioni ottimali affinché crescano uve vocate a produrre vini fini ed eleganti, di grande qualità.
Oltre al Nebbiolo vengono coltivati in maniera marginale i vitigni Pignola, Rossola, Prugnola, Merlot e Pinot Nero, che a volte completano l’uvaggio dei vini rappresentativi della valle, ovvero Sforzato di Valtellina DOCG, Valtellina Superiore DOCG (nella quale si distinguono cinque sottozone, da ovest a est, Maroggia, Sassella, Grumello, Inferno, Valgella), Rosso di Valtellina DOC e Terrazze Retiche di Sondrio IGT.

SFORZATO DI VALTELLINA DOCG
Chiamato anche “Sfursat”, è ottenuto principalmente da uve Nebbiolo (min 90%) che dopo la vendemmia vengono riposte per poco più di 3 mesi sui “fruttai”, graticci posti all’interno di locali asciutti e ben areati.
Una volte terminato il processo di appassimento, che disidrata gli acini e aumenta la concentrazione degli zuccheri e delle sostanze presenti nella polpa e nella buccia, l’uva viene pigiata per procedere con la vinificazione, a cui seguirà un periodo di maturazione di almeno 20 mesi di cui minimo 12 in botti di legno e un successivo affinamento in bottiglia.
Lo Sforzato si presenta generalmente di color rosso granato con sfumature aranciate a seconda dell’invecchiamento, offre profumi intensi, fruttati (frutta sotto spirito, confettura di frutti rossi), speziati (cannella, chiodi di garofano, cacao, tabacco), ed è un vino di importante grado alcolico, di grande struttura e gradevolmente avvolgente.
VALTELLINA SUPERIORE DOCG
Ottenuto principalmente da uve Nebbiolo (min 90%), prodotto tramite vinificazione tradizionale in rosso a cui seguirà un periodo di maturazione di almeno 24 mesi di cui minimo 12 in botti di legno e un successivo affinamento in bottiglia.
Il vino si presenta generalmente di rosso rubino con riflessi granati che evolvono in aranciati a seconda dell’evoluzione, offre profumi fini, fruttati (frutti rossi, confetture), speziati, ed è caratterizzato da una sorso sottile, vellutato, fresco, giustamente tannico ed armonico.
Alla denominazione Valtellina Superiore DOCG è possibile aggiungere la denominazione delle sottozone geografiche storiche Maroggia, Sassella, Grumello, Inferno e Valgella.
Il Valtellina Superiore DOCG Inferno è forse il più austero e strutturato dei vini valtellinesi, un vino di grande carattere adatto all’invecchiamento che è prodotto nell’area compresa tra Tresivio e Poggiridenti e che deve il suo nome molto probabilmente alle temperature elevate raggiunte in estate, oltre che alla particolare conformazione dei terrazzamenti.
Il Valtellina Superiore DOCG Grumello prende il nome dal castello dislocato sopra Sondrio, ed è caratterizzato da morbidezza e longevità.
Il Valtellina Superiore DOCG Sassella è forse il vino più elegante della valle prodotto nella sottozona probabilmente più famosa, un’area soleggiata che si estende da Castione Andevenno a Sondrio, e verosimilmente deve il suo nome al santuario Mariano della Sassella dislocato in prossimità del capoluogo valtellinese.
Il Valtellina Superiore DOCG Maroggia è prodotto nella zona del comune di Berbenno, ultima sottozona ad essere riconosciuta nel disciplinare.
Il Valtellina Superiore DOCG Valgella è prodotto nella vasta area tra Chiuro e Teglio e probabilmente deve il suo nome alla parola dialettale “valgel”, ruscello di montagna che scorre verso valle.
ROSSO DI VALTELLINA DOC
Ottenuto principalmente da uve Nebbiolo (90%), il Rosso di Valtellina DOC è un vino sottoposto ad un affinamento di almeno 7 mesi caratterizzato da buon corpo e diverse sfumature di profumi e sapori, in quanto prodotto in zone diverse della valle.
TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO IGT
I vini compresi in questa identificazione geografica tipica sono di diverse tipologie, oltre ad alcuni rossi fuori dei disciplinari classici è possibile trovare dei vini bianchi ottenuti da uve a bacca bianca o da uve a bacca nera vinificate in bianco, vini passiti o vendemmie tardive, oltre che alcuni spumanti, alcuni realizzati secondo il Metodo Classico.
“Vin da cantina, broeu da galina, i manda i dùtur an ruina.”
“Vino da cantina, brodo di gallina, mandano i medici in rovina.”
Proverbio valtellinese