Cecilia Alessandra Sgammini – CRESPAIA – Gennaio 2021

Cecilia Alessandra Sgammini – CRESPAIA – Gennaio 2021

Ciao Cecilia, raccontami di te.

Mi chiamo Cecilia Alessandra Sgammini, ho 26 anni e sono originaria delle Marche, precisamente di un paesino nella provincia di Pesaro-Urbino.
Sono un architetto, da un anno vivo a Roma e parallelamente da qualche anno mi occupo di Crespaia insieme a mio padre, Rossano Sgammini, collaborando nell’area marketing e vendite.

Hai sempre lavorato nel mondo del vino?

No, è una passione che mi ha trasmesso mio padre, che circa una decina di anni fa ha intrapreso questo percorso e concretizzato questo suo desiderio: investire nella tradizione marchigiana.
Mio padre è stato capace di trasmettermi l’amore e la dedizione per questo meraviglioso mestiere, con tutte le fatiche e le soddisfazioni che ne discernono; oggi lo affianco attivamente in questa avventura, sognando insieme i prossimi passi.

Cosa ti piace del tuo lavoro?

Tutto è possibile dirlo? Scherzi a parte, credo che sia un mestiere in grado di insegnare tanto, se intrapreso con la necessaria serietà.
Affiancarsi ad un sistema complesso e sorprendente come quello della natura, che ci ospita, è qualcosa di meraviglioso; ci porta a comprendere il valore dei piccoli gesti ed i grandi traguardi che si possono raggiungere con resilienza, costanza e passione.
Non sempre è facile, specialmente per chi come noi produce delle piccole Doc locali, ma questo nel mondo contemporaneo è una sfida, non un limite.

Da quanto tempo la tua azienda produce vino?

Siamo un’azienda relativamente giovane, la prima vendemmia risale al 2011.

Alcuni dati relativi alla tua azienda:

– Ettari vitati: 10 ha
– Numero bottiglie prodotte: circa 40000 bottiglie l’anno
– Vitigni coltivati: Bianchello, Chardonnay, Sangiovese, Montepulciano.
– Regime di conduzione in vigna: biologico certificato.

Che significato ha per te il vino?

Tradizione, emozione… Oggi per me il vino è qualcosa di cui non posso fare a meno. È sfida, impegno, ma anche un traguardo. È condivisione e gioia; a volte per essere felici basta essere in giusta compagnia, di un caro amico ed un buon calice di vino, che spesso è proprio il tuo migliore amico.

Qual è a tuo parere il vostro vino più rappresentativo?

Non è così facile scegliere, proprio perché tutti i nostri prodotti sono radicati nel territorio e rappresentano le diverse anime di Crespaia. 
Se però mi trovo a doverne nominare uno, dico “Chiaraluce” (100% Bianchello), Bianchello del Metauro Superiore Doc.
È l’evoluzione del classico Bianchello, ci piace dire: uno zio con le spalle un po’ larghe, che si fa sentire!
Mantiene la freschezza tipica del Bianchello ed acquista una complessità interessante, con profumi eleganti ed un corpo ben strutturato; rappresenta la crescita, il cambiamento e la possibilità di evolvere senza dimenticare la propria essenza.

A quali pietanze lo abbineresti?

Un buon secondo di pesce, ma anche una carne bianca delicata.

C’è un libro, una poesia o una canzone con cui questo vino si potrebbe sposare perfettamente?

Senza ombra di dubbio “Here come’s the Sun” dei Beatles, l’augurio di apertura e respiro per eccellenza.

Hai un sogno nel cassetto?

Se lo rivelo non è certo che si avveri! Direi in ogni caso di poter realizzare nuovi progetti che ho in mente per Crespaia, continuando a supportare la tradizione con la qualità dei nostri prodotti. 

Grazie per la disponibilità Cecilia, in bocca al lupo!

CRESPAIA
Località Prelato, 8 – 61032 Fano (PU)
tel 0721 862383
info@crespaia.it

Ho avuto il piacere di assaggiare:
BIANCHELLO DEL METAURO 2018
BRUT MILLESIMATO 2019
CHIARALUCE 2018

DUE CHIACCHIERE CON IL PRODUTTORE